AUTRICE: Sashenka

DISCLAIMER: Per mia grande sfortuna tutti i personaggi di questa storia sono di Joss Whedon. Mi appartiene soltanto la ‘dottoressa’ Dana Ross. Per quanto riguarda Catullo…spero che non si offenda!

RATING: per adesso credo che vada bene per tutti…non ho ancora idee chiare per la seconda parte.

SPOILER: tutte le prime cinque serie, e sicuramente fino a “As you were” 6.15 poi…comincio a dare i numeri!

FEEDBACK: sì vi prego, datemi i vostri pareri, questo è il mio indirizzo e-mail:

sashenka5@msn.com



IL titolo che ho deciso di dare a questa fan-fic è: BEYOND.











Stava pattugliando da sola, di nuovo.

Erano già sette notti che faceva la ronda in completa solitudine.

Il suo “partner” aveva deciso di lasciarla.

Non lo biasimava certamente visto come l’aveva trattato.



“Tra noi non potrà mai esserci nulla, lo capisci? Io non provo nulla per te!”



Camminando per il cimitero, rabbrividiva ancora ripensando a quelle parole.

-Come ho potuto essere tanto crudele?- esclamò Buffy confidando i propri pensieri alla fresca aria notturna di Sunnydale.



-Io ti sto solo usando e …mi sta uccidendo. Mi dispiace William.-





Era doloroso ricordare, gli occhi le s’inumidirono di lacrime. Il nodo che aveva alla gola bruciava sempre di più, specialmente quando ripensò alla reazione di lui.



-Tu che osi prenderti continuamente gioco di me, non sei nient’altro che una stupida ragazzina impertinente. Sei un’egoista, la tua presunzione non basterebbe a riempire non una ma mille bocche dell’Inferno!!!-

inizialmente era un sussurro tagliente, ma poi si tramutò in un vero e proprio ruggito di rabbia. Assumendo le sembianze del demone che scalpitava nel suo corpo, Spike urlò con tutto il fiato che aveva in gola:

“Mia cara Cacciatrice, esaudisco i tuoi desideri, con te e la tua perversa ambiguità ho chiuso. SPARISCI DALLA MIA VISTA SGUALDRINA!!!!”



Iniziò a piangere, maledicendosi per essersi innamorata di lui. Non si stupì di riuscire a dare finalmente il giusto nome al cumulo di emozioni che provava nei confronti del suo nemico, del suo alleato, del suo amante e del…

“il mio amore”

finalmente, almeno nella sua mente, era riuscita ad ammetterlo.

Amava pazzamente Spike.

Presa dai suoi pensieri non si accorse che un vampiro, appena risorto, la stava seguendo…

-“Ma che diavolo sta facendo…cosa aspetta a…”-

Spike stava spiando la Cacciatrice da lontano. Nascosto fra dei cespugli, non poteva scorgere il volto di Buffy e vista la lontananza, non poteva certamente sentire quello che lei aveva appena sussurrato.

Nonostante tutto quello che si erano detti, lui non poteva fare a meno di seguirla di nascosto per ….

“Per cosa? Per essere umiliato ancora? Avrei preferito se mi avesse impalettato, almeno una volta per tutte sarebbe finita!!”mentre osservava la ragazza ripensava al fiume di parole acide che li aveva divisi, ancora una volta.



Buffy continuava a camminare, ma ad un certo punto qualcosa la afferrò e la sollevò velocemente in aria. Il vampiro era molto forte e per quanto riguarda la statura era alto quanto due Buffy impilate una sull’altra! La fece ruotare per qualche secondo e poi la scaraventò su una lapide.

L’impatto fu notevole, accompagnato da un sinistro rumore di ossa rotte. Buffy si rialzò a fatica e iniziò a malmenare il demone.

I suoi colpi non erano efficaci come al solito.

-Accidenti a te stupido vampiro….-

-Che hai cacciatrice…le pile scariche?- il neovampiro si permetteva anche di fare delle battute!

-Ehi idiota! E’ il body building che ti ha dato al cervello o…è una questione congenita?- lo scambio di gentilezze era condito da pugni e calci.



“La situazione non mi piace. Ma cosa le succede…potrei anche intervenire..”

Spike osservava la scena, teso come una corda di violino.

Non sapeva se uscire allo scoperto o rimanere nell’ombra lasciando che lei se la cavasse da sola…



Nel frattempo anche la cacciatrice stava pensando che la situazione fosse un attimino “pesante”, senza contare che era senza aiuto…

“Acc..questa volta non sono neanche sicura di me stessa. e in più non ho nessun alleato” stava chiaramente pensando a quella volta contro Angelus…quando era dovuta scendere a patti con…con…Spike.

Il vampiro non le dava tregua..

-Ah ahhh! Già mi vedo, Magnus l’ammazza slayers!!!! Diventerò uno dei più potenti esponenti della comunità vampirica!-

-Magnus? Cavolo tua madre sapeva già che razza di bovino saresti diventato, prima che tu nascessi!! Deve aver faticato non poco per metterti al mondo!-

Sembrava che Buffy avesse recuperato la sua solita audacia, per lo meno verbale..

Grazie al cielo l’energumeno, mentre era impegnato a fermare i colpi della cacciatrice camminando all’indietro, si stava pericolosamente avvicinando al tronco di un albero che presentava una sporgenza molto pericolosa per lui….



Vedendo che le cose stavano di nuovo andando come al solito, qualcuno decise di far ritorno alla sua cripta..

“Se continuo a preoccuparmi così..non so.. Bah..sono solo il più idiota dei vampiri. Aveva ragione Drusilla sono il re di coppe.

No no no, in questo caso ci vuole un riferimento più aulico..vediamo…sono…sono il buffone della sorte come direbbe Shakespeare!”



- Allora Mangus o come diavolo ti chiami, per ora limitati ad essere ash for slayer!!!-

-Magnus, il mio nome è Magnus, stupida ragazz…-

E divenne polvere senza neanche accorgersene.

-Finalmente!-

Buffy sbuffò.

Con una smorfia di dolore tentò di muovere il braccio destro ma senza successo.

Probabilmente era rotto in più punti.



La notte adesso era immobile.

Curiosamente nell’aria risuonava il silenzio.

Nel silenzio della notte, due creature si allontanavano senza sapere di essere state vicine e di essere inesorabilmente legate.



CASA BUFFY. NOTTE================



Buffy rientrò a casa.

Salì le scale cercando di non far rumore, non voleva svegliare Dawn.

Si diresse in bagno e piano piano chiuse la porta. Accese la luce e si fermò davanti al grande specchio. Sul suo viso erano evidenti i segni della lotta.

Con estrema delicatezza cominciò a sfilarsi il giubbetto di jeans, prima il braccio sinistro e poi…

-Ahi, accidenti..-

una smorfia di dolore attraversò il viso della cacciatrice, libera dal giubbotto cercò di rimettersi a posto il braccio aiutandosi con quello sano.

-Vediamo un po’ se…ahi-

L’operazione era molto dolorosa. La sua voce era un sussurro. Faceva troppo male per riuscire a parlare.

“Non so cosa mi sia successo…come ho fatto a non sentirlo arrivare?”

Non sapeva cosa pensare, si sciolse i capelli e indossò il pigiama che era appeso dietro la porta.

Dopo quella serata orrenda, finalmente poteva cercare di riposare.

Per quanto riguarda il braccio e le altre ferite che aveva, confidava nei suoi poteri di cacciatrice. Era piuttosto preoccupata per un’altra ferita…quella che faceva sanguinare il suo cuore.

Sperava soltanto di riuscire a addormentarsi, senza fare ancora quel sogno…



CRIPTA SPIKE========================



‘The Bloody’ era nella sua cripta, seduto sulla poltrona, con lo sguardo vitreo.

La pesante porta scricchiolò e…

..un tuffo al cuore..

“Che sia lei?” l’avrebbe immediatamente presa tra le braccia e le avrebbe chiesto (del tutto irrazionalmente) di perdonarlo per come l’aveva brutalmente scacciata..

..ma..

-Ciao Spike!come ti butta amico!-



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Casa Summers ore 7.00



Suono di una sveglia.

Prontamente Dawn zittì l’odioso aggeggio, stupita del fatto che sua sorella non l’avesse svegliata come faceva di solito, cinque minuti prima che suonasse.

“Dev’essere rientrata tardi stanotte, probabilmente dormirà ancora un pochino!”

La ragazzina si vestì e scese in cucina per fare colazione, prima di uscire scrisse un bigliettino che appuntò sul frigorifero:

BUFFY RICORDATI CHE STASERA DORMO

A CASA DI LIZ!!!

NON DIMENTICARE DI FARE LA SPESA E …

CIAO!!!

DAWN

“Qui dovrebbe trovarlo, appena torna a casa apre sempre il frigorifero…la caccia le mette un certo appetito!!”



Incredibile quanto Dawn avesse ragione, peccato che ignorava completamente che quelli della sorella non erano solo appetiti…come dire..normali…ma….



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Spike si risvegliò di soprassalto.

Era seduto ancora sulla poltrona e aveva la bottiglia di bourbon, la sua più fedele compagna ultimamente, appoggiata in grembo.

Cercò di schiarirsi le idee.

Ricordava di aver visto Buffy, la sera prima.

“Visto è una parola grossa…diciamo che piuttosto l’ho spiata…mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi…con Raley..le vampire.

Diavolo, ma come faceva quell’idiota a tradirla così?”

I soliti pensieri gli affollavano la mente.

Ricordava anche di aver fatto una lunga chiacchierata con Clem.

Il demone gentile aveva tentato di ‘aiutarlo’ suggerendogli di dimenticarla, sarebbe stato meglio per tutti dal momento che appartenevano a due mondi diversi.

A quel punto, Spike, sempre più depresso doveva essersi attaccato alla bottiglia fino a che, completamente ubriaco, aveva ceduto al sonno.



Buffy aprì gli occhi.

Attimi di smarrimento.

Cercò di voltare la testa per guardare la sveglia…

-Ahi! Santo cielo, sono le 9.30! Fra meno di un’ora ho l’appuntamento con l’assistente sociale!-

Doveva incontrarsi col nuovo assistente sociale per fornirgli generalità sulla sua condizione finanziaria e su Dawn.

In poche parole, il loro fascicolo era misteriosamente ‘sparito’ e l’assistente sociale precedente non era in grado di collaborare visto che…aveva chiesto un anno di aspettativa, a causa del forte esaurimento nervoso di cui era preda da che aveva seguito il caso Summers!

“Da una parte è stata una fortuna diventare invisibile, non oso pensare a cosa sarebbe successo se quella donna avesse consegnato il suo rapporto. Mi avrebbero sicuramente portato via Dawn!” pensava la cacciatrice mentre cercava di rialzarsi da letto.

“La situazione si era un attimino complicata, erbe magiche erano sparse ovunque per la casa. Sicuramente la donna doveva aver pensato che fossi una tossicodipendente, per di più lesbica. Naturalmente dopo aver creduto che Spike fosse il mio depravato ragazzo punk!”



Ecco che i pensieri ricadevano su di lui.

Non era affatto depravato, almeno adesso.

Ma era il suo ragazzo?



Purtroppo non era guarita per nulla dalla sera prima, i suoi poteri non avevano funzionato a dovere.

Riuscì a mettersi in piedi, a quel punto si costrinse a controllare il braccio.

Era gonfio e viola, e non riusciva assolutamente a muoverlo.

Andò a lavarsi, specchiandosi notò che l’area sotto l’occhio sinistro era leggermente gonfia..

-Fantastico, ci mancava anche questa. Non potevo pestarmi con quell’energumeno stanotte, almeno avrei avuto un aspetto decente per il colloquio-

“Brava, sì, fai anche dell’ironia, dopo essere stata quasi sconfitta da un mega vitello zannuto!” si disse mentre si infilava i jeans.

Come faceva abitualmente, dopo averli allacciati, infilò la mano sinistra in tasca per raddrizzarla e facendo quel gesto le venne ancora in mente quella mattina che la funzionaria dei servizi sociali aveva fatto loro visita…

lei aveva ritrovato l’accendino di Spike e, senza pensarci più di tanto, l’aveva infilato in tasca…

…un brivido lungo la schiena.mentre ricordava la mano di lui mentre cercava di riprenderselo..

.. “che espressione aveva in quel momento! Mi stavo sciogliendo attaccata a quella porta…se solo potessi…” non terminò il suo pensiero, infatti mentre stava scendendo le scale aveva rischiato di perdere l’equilibrio.

-Oh mio Dio! Oggi non è proprio giornata!-

Era in bilico su un gradino, aggrappata alla ringhiera. Mentre cercava di non cadere, aveva sbattuto il braccio infermo.

-Così non va assolutamente…sarà meglio che vada all’ospedale- ammise con tono preoccupato.



Spike non sapeva a cosa pensare, per non pensare a lei!

Adesso era nel tipico stadio transitorio dell’odio-amore-amore-odio, da lui ribattezzata fase catulliana.

-Eh sì caro il mio Catullo, né tu né io siamo molto fortunati in amore.- sentenziò mentre si alzava dalla poltrona.

-Senza offesa, ma la mia signora credo che sia, cioè che sia stata… visto che adesso non è …, più coinvolta emotivamente. Certo che lei non lo ammetterebbe mai, piuttosto morirebbe, di nuovo.-

In piedi, descriveva orbite ellittiche, tenendo la bottiglietta di liquore in mano e gesticolando.

-Eh sì Catuly, quello che c’è di più bello è che non lo saprò mai…perché io ho avuto le palle per liberarmene…sì sai l’ho cacciata via…-

Biascicava le parole, e ogni tanto rideva.

-No io ho chiuso con le maledette poesie e…con William. Sai che brillante idea ha avuto mia madre a chiamarmi come il suo poeta preferito! Ti rendi conto ho cacciato via…una cacciatrice.- cominciò a ridere e a piangere contemporaneamente!

-Ma che faccio adesso mi metto anche a parlare da solo?!?! Come mi sono ridotto… - questo era un breve attimo di lucidità…

-Eh no, Catuly! Non provare a dirmi anche tu che tra me e Buffy non potrebbe mai funzionare! Proprio tu! L’ho conosciuta sai la tua Lesbia, circa cinquant’anni fa!E’ una donnaccia!- la bottiglia gli scivolò di mano, ma lui era così preso a litigare con ‘Catullo’ che non se ne accorse nemmeno e…

-…proprio una donnaccia! Anzi una vampiraccia! E della peggior specie- rimarcava ogni frase con un gesto delle mani, fino a che:

un piede in fallo sulla bottiglia e.. una bella schienata per terra!

Spike il Sanguinario, il temibile killer di cacciatrici, aveva conosciuto l’effetto ‘buccia di banana’.



La cacciatrice uscì di casa.

Fortunatamente aveva letto il promemoria lasciatole da Dawn, aveva dimenticato che quella sera sarebbe stata sola a casa.

-Va bene, speriamo che almeno lei si diverta! –



“Fammi divertire cacciatrice! Balla con me!”



“Oh Spike, se solo potessi spiegarti…spero che un giorno tu possa perdonarmi”

-Signorina, sarebbe così gentile da dirmi il suo nome?-

Era giunta all’ospedale.

- Oh certo, mi scusi. Sono Buffy Summers.-

La donna della reception le stava chiedendo i suoi dati e li stava inserendo nel computer.

- E’ stata aggredita?- continuò a chiedere la donna senza però mostrare il minimo interesse verso Buffy.

- Oh io…veramente sì – la cacciatrice era in difficoltà, non sapeva cosa dire..anche perché neanche lei sapeva spiegarsi quello che le era successo. Per rendere più autentica la sua versione dei fatti aggiunse..

- Sì erano…erano in due ( “sì come no, in realtà era un mega vampiro che mi voleva far fuori, nonostante tutti i problemi che ho già. Ma sa per me è normale amministrazione, si figuri che sono già morta due volte! E come si dice…non c’è tre senza quattro..cioè due senza tre!)…volevano rubarmi la borsetta e…la mia collanina…ho tentato di reagire, ma…eccomi qua!-

La donna annuiva con aria distaccata e professionale, ad un certo punto domandò:

- Hanno tentato di forzarla a…insomma hanno tentato di violentarla? Ha bisogno di una visita ..specialistica..?-

- Oh no..non c’è alcun bisogno..non è proprio il caso erano solo due ladri…- Buffy si affrettò a rispondere, rossa in volto.

- Abbia pazienza, ma stiamo aggiornando l’archivio e…ah ecco ho trovato una sua vecchia cartella…era già stata qui? L’anamnesi indica una massiccia perdita di sangue, l’aveva accompagnata qui un ragazzo. Era stata assalita anche in quell’occasione?-

- Ehm sì…un cane randagio…molto…grosso…mi aveva morsa…sì sul collo! ( oh nulla di preoccupante, anche in quell’occasione fu colpa di un vampiro. Aveva bisogno del mio sangue per guarire dagli effetti di un terribile veleno. Ha avuto anche il mio cuore, ma ha preferito spezzarmelo andandosene via!).-

- D’accordo signorina Summers, si accomodi pure in sala visita due. La raggiungerà la dottoressa Ross che si occuperà del suo caso- l’inserviente aveva una voce piatta e monotona, non l’aveva neanche degnata di uno sguardo, stava già ‘seviziando’ il cliente successivo.

“Grandioso”pensò Buffy “qualcuno qui è insoddisfatto della propria vita! Beh non sempre si riesce a fare quello che si desidera! Io lo so bene!”



La bionda cacciatrice entrò nella stanza..

..odiava da sempre gli ospedali..erano luoghi…tristi inoltre lì aveva perso le persone a cui teneva…

..la sua cuginetta…sua madre…e sé stessa, dopo il tuffo nel portale aperto dal sangue di Dawn, niente era riuscito a riportarla indietro..se non..la magia.

- Buongiorno Miss Summers. Sono Dana Ross e sono qui per occuparmi di lei! Soffre molto, vero?-la dottoressa voltò le spalle a Buffy per chiudere la porta e i suoi occhi verdi si accesero per un momento di un’intensa luce gialla.



To BE CONTINUED

Fine prima parte